L’eredità del Pirata: ricordando Pantani, ciclista

Marco Pastonesi mentre racconta Pantani

Il 14 febbraio 2004 Marco Pantani concludeva il suo giro, morendo nel Residence Le Rose di Rimini.
L’Italia perdeva così uno dei suoi più grandi eroi sportivi. La fine della vita del Pirata può anche vedersi come uno spartiacque nella storia dello sport di cui fu protagonista. C’è stato un ciclismo prima di Pantani e durante Pantani; e c’è un ciclismo dopo Pantani.
Sulla vicenda sportiva e umana di Marco si è detto e scritto tutto e il contrario di tutto. Eppure questo feticismo nei suoi confronti non cancella un’emozione comune a tante persone: di Marco si sente una grande mancanza.
A quindici anni dalla fine del Pirata, abbiamo sentito il bisogno di dedicargli una serata speciale, per ricordarne la figura, per discutere della sua eredità.
Ancora un grazie a Marco Pastonesi, vero interprete e nattatore della serata (suo e’ anche un libro su Pantani, “Pantani era un dio“, di 66thand2nd), alle Officine Corsare per aver organizzato l’incontro e al Caffè Basaglia per l’ospitalità.

Marco Pastonesi e Sergio Barbero, ex ciclista professionista e compagno di squadra di Marco Pantani ai tempi della Mercatone Uno.
Marco Pastonesi e Sergio Barbero, ex ciclista professionista e compagno di squadra di Marco Pantani ai tempi della Mercatone Uno.
A inizio dibattito, Caffe' Basaglia.
A inizio dibattito, Caffe’ Basaglia.
Marco Pastonesi
Marco Pastonesi
La sala del Caffè Basaglia e Marco Pastonesi
La sala del Caffè Basaglia e Marco Pastonesi

L’impresa di Oropa, GIro d’Italia 1999.
La vittoria al Mont Ventoux, davanti a Lance Armstrong.